pisa

Scienze politiche contro i tagli
Esami e lezioni rinviati per protesta

Il consiglio di facoltà ha deciso, accogliendo le richieste dei ricercatori precari e strutturati della facoltà, di «rinviare gli esami della sessione di settembre, rinviare l’inizio delle lezioni e organizzare un’assemblea»

PISA - Il consiglio di facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa ha deciso, accogliendo le richieste dei ricercatori precari e strutturati della facoltà, di «rinviare gli esami della sessione di settembre, previsti tra i giorni 6 e 17, rinviare l’inizio delle lezioni dal 20 al 27 settembre e l’organizzazione di un’assemblea pubblica che si terrà il 21 settembre presso la facoltà». Le decisioni sono state prese al termine del consiglio di facoltà con «l’auspicio - si legge nella mozione approvata - di favorire l’avvio di un percorso di mobilitazione esteso a tutto l’ateneo».

«PROGETTO AZIENDALISTA» - Il Consiglio di facoltà, inoltre, «rinnova i propri timori per i concomitanti interventi di natura finanziaria varati dal Governo, che penalizzano oltremodo l’Università pubblica» e denuncia il pericolo di «una governance ispirata a un progetto di impronta vetero-aziendalistica». Infine, il Consiglio di facoltà di Scienze politiche sottolinea «la minaccia alla sopravvivenza di strutture scientifiche e didattiche dalla forte vocazione interdisciplinare, come quelle afferenti alle facoltà di Scienze Politiche, per le quali non è stato previsto alcun regime di deroga» e contesta «il passaggio, nell’ambito del diritto allo studio, da un modello di servizio pubblico legato alle condizioni economiche e al merito degli studenti, a un sistema di prestiti che costringerà inevitabilmente i meno abbienti a indebitarsi con le banche prima ancora di entrare nel mondo del lavoro».

03 settembre 2010