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L'allarme del rettore Tesi
«A rischio gli stipendi 2011»

«L’Università di Firenze, nel 2011 rischia il collasso. I finanziamenti del Ministero non saranno sufficienti nemmeno a coprire il tetto stipendiale del personale dell’Ateneo». Potrebbero essere aumentate le tasse per gli studenti

«L’Università di Firenze, nel 2011 rischia il collasso. I finanziamenti che riceveremo dal Ministero non saranno sufficienti nemmeno a coprire il tetto stipendiale del personale dell’Ateneo». E’ drastica la previsione fatta dal rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi, ieri, a margine di un convegno dedicato alla riforma Gelmini e alle conseguenze che produrrà sugli equilibri di tutto il sistema. I dati parlano chiaro: «Tra la fine del 2010 e l’inizio del prossimo anno accademico saranno 55 i milioni di euro in meno che giungeranno nelle casse della nostra Istituzione, il 18 per cento in meno rispetto al 2009 - continua Tesi - non solo sarà impossibile continuare a mantenere il pareggio di bilancio, raggiunto fino a oggi, ma anche prevedere uno sviluppo futuro stabile».

DATI ALLARMANTI - Lo conferma anche il prorettore al bilancio Luca Bagnoli: «Il taglio aumenterà nel 2012, raggiungendo i 60 milioni di euro in meno - sottolinea il prorettore - ciò vuol dire che tutte le misure di contenimento delle spese portate avanti fino a questo momento non saranno più sufficienti. L’unico fattore, che rispetto alla manovra finanziaria possiamo vedere positivamente, è il blocco degli scatti stipendiali dei dipendenti, perché ci permetterà, con i pensionamenti messi in campo quest’anno, tra personale docente e ricercatori, di avere un reale risparmio e sperare in assunzioni future». Ne è convinto anche Tesi: «Stiamo cercando di gettare le basi per dare possibilità ai più meritevoli», afferma.

AUMENTO DELLE TASSE? - Intanto, però, sembra sempre più vicina la possibilità di un aumento di 300 euro delle tasse accademiche per gli studenti in fascia massima, cioè i ragazzi con un reddito familiare superiore ai 75 mila euro annui. Il rettore non conferma né smentisce: «Ne riparleremo il 16, al momento della discussione in cda», precisa, ma sono sempre di più gli studenti che temono la ‘stangata’. Sul fronte della Riforma, oltre ai finanziamenti, l’altro nodo centrale riguarda i ricercatori: ora esisterà solo la figura di ricercatore la tempo determinato, che potrà esercitare per un massimo di sei anni. «Ma non è ancora chiaro cosa succederà dopo - continua il rettore - Per questo vorremmo che agli Atenei venisse garantito un badget annuale in grado di garantire un loro inserimento, allo scadere dei sei anni, come docenti ordinari. Nella bozza della Riforma, ancora non è previsto». Una situazione nel complesso non facile, che però secondo Tesi è frutto anche di sbagliate gestioni portate avanti da amministrazioni passate. Per questo giudica positivamente un aspetto della Riforma, quello che riguarda la valutazione cui tutti gli Atenei saranno sottoposti ad opera di un organo istituito appositamente: l’Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario. «Sottolineo con soddisfazione che in tutti è emersa la disponibilità ad essere valutati e ad accettare gli esiti della verifica dei risultati ottenuti - ha detto il rettore - Come istituzione dobbiamo dare l’esempio e soprattutto in momento come questo nessuno può ritenersi esente da una giusta valutazione. Le Università hanno, però, bisogno di certezze sui finanziamenti per poter programmare il proprio, che allo stato attuale mancano. Anche i soldi dello scudo fiscale, che dovevamo già aver ricevuto, restano solo promesse».

Elisa Assini
09 giugno 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giusto aumento

09.06|19:21

Da studente universitario dico BEN VENGA L'AUMENTO di 300 Euro per gli over 75mila! NO a tagli per studenti meritevoli (quelli che rimangono in pari) e SI' a MAGGIORI CONTROLLI SUI BORSISTI. Ci sono borsisti ALLOGGIATI che si possono permettere AUTO E SCOOTER nella città FUORI SEDE. Qualcosa non torna! Aprire gli occhi, please!

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