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Niente più panini, tornano riso e manzo
Riapre la mensa di Sant'Apollonia

Dopo oltre sette mesi di chiusura, la struttura ha ripreso a funzionare. E gli studenti tirano un sospiro di sollievo

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Giulia e Alessandra sono tra le prime a mettere piede nella mensa di Sant'Apollonia, restituita agli studenti dopo oltre sette mesi di chiusura (tra cui uno di ritardo sui lavori di consegna). Sono passati pochi minuti dopo mezzogiorno e le due studentesse di Lettere e Filosofia tirano un sospiro di sollievo appena varcano il locale nel chiostro in via Santa Reparata: «Questo posto ci è mancato tanto, anche perché rispetto ad alcuni nostri colleghi non ci siamo venuti nei mesi scorsi per prendere i panini».

L'azienda per il diritto allo studio della Toscana (Ardsu) da ottobre aveva previsto un servizio sostitutivo al pasto completo, a base di panini, acqua minerale e frutta: la classica «colazione a sacco». Che non poteva essere però consumata nel locale: «Sinceramente non ne valeva la pena: con la mensa aperta e la possibilità di fare un pasto completo è anche un piacere spostarci da piazza Brunelleschi. Ma nelle settimane scorse non aveva senso venire qui per un freddo panino» spiegano Giulia e Alessandra.

La sorte ha voluto che la riapertura cadesse in una giornata piovosa ed umida, tanto da apprezzare ancora di più il ritrovato locale ed un pasto caldo. Addio freddi panini dunque, si ritorna ai caldi primi (e secondi) piatti: oggi si può scegliere zucchine e speck, riso al pomodoro (o in bianco), minestrone. Come secondo, invece, filetti di platessa panata, spezzatino di manzo, affettati e formaggi. Insalata e patate i contorni. E gli effetti si vedono: alle 12 e 20 sono già più di una cinquantina gli studenti che siedono nella sala principale, che di posti ne contiene 150 circa. Nella stessa fascia oraria il servizio «colazione a sacco» strisciava meno della metà delle tessere mensa: «Si è lavorato fino alla tarda sera di ieri, domenica, per consentire agli studenti l'ingresso già da oggi» spiega Giovanni Lapadula, che per la Sodexo – ditta appaltatrice della mensa di Sant'Apollonia – dirige la struttura.

Tecnici a lavoro ci sono stati anche negli scorsi fine settimana, quando si è cercato di rimediare ai ritardi di ristrutturazione causati anche dall'emergenza neve. In questi mesi gli interventi hanno riguardato il reparto cucina, nelle cui sale perdite d'acqua rischiavano di rovinare i sottostanti locali risalenti al 1400. Oltre a riparare il danno, si è anche messo mano ad un complessivo ed esteso rifacimento degli impianti ed un consolidamento delle strutture per rendere la mensa più funzionale e moderna. Nel comunicare la riapertura dei locali, l'Azienda per il Diritto allo Studio (Ardsu) ha ritenuto opportuno scusarsi per i disagi subiti dagli studenti «pur a fronte dell'attivazione di cestini da asporto e di mense sostitutive (a maggiore distanza dalle attività didattiche), nonché per i ritardi di alcune settimane per l'ultimazione degli stessi lavori, rispetto ai tempi concordati con gli studenti».

Gaetano Cervone
20 febbraio 2012(ultima modifica: 21 febbraio 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA