universita'

Orientamento in ateneo
Escluse le associazioni

Non sono state coinvolte nell’iniziativa "Un giorno all’Università", che sabato mattina permetterà a tutti gli studenti delle scuole superiori un primo approccio nella scelta dei futuri studi universitari

L’Ateneo fiorentino apre le porte alle sue (potenziali) matricole, ma le chiude ai suoi (attuali) studenti. Le associazioni universitarie, infatti, non sono state coinvolte nell’iniziativa "Un giorno all’Università", che sabato mattina - nel giardino del Rettorato in Piazza San Marco - permetterà a tutti gli studenti delle scuole superiori un primo approccio nella scelta dei futuri studi universitari. Sulla scia del grande successo ottenuto lo scorso anno, con più di mille ragazzi alle presentazioni dei Corsi di Laurea tenute dai Presidi e numerosi stand informativi sugli ulteriori servizi offerti, l’Ateneo ha così deciso di riproporre l’iniziativa. Con una novità rispetto alla prima edizione: non ci sarà lo stand delle associazioni universitarie.

ASSOCIAZIONI ESCLUSE - E così agli studenti iraniani, albanesi, africani, cinesi che in questi anni hanno tirato su delle vere e proprie associazioni impegnate anche nell’ambito dell’integrazione, non sarà possibile presentare le proprie attività. Stesso discorso per quelle culturali, come l’AUCS (che si occupa di cooperazione e sviluppo), ImmaginAe (organizzatrice del Florence Design Week), Meridiani (che da pochi giorni ha rinnovato il secondo sito italiano di Geopolitica più seguito dopo Limes), Rassegna Europa, Aegee e Face, in assoluto le più attive in termini di accoglienza ed iniziative con gli studenti Erasmus. «Un’esclusione che offre a nuovi studenti e cittadinanza fiorentina una visione limitata e non condivisibile della vita universitaria, priva delle possibilità di crescita e apprendimento rappresentate da associazioni che sono da anni radicate ed attive sul territorio fiorentino» spiega Giuseppe Tempestini, coordinatore della Rufi, la rete che include almeno quindici realtà associative fiorentine. All’interno di queste è un sentimento di rabbia e delusione a fare da padrone: L’Ateneo dovrebbe mostrare un minimo di sensibilità verso le esigenze degli studenti, invece di trattarci come una scocciatura o sobbarcarci di lavori improponibili, come nel caso dell’edizione di l’anno scorso, quando ci venne chiesto di andare per tutte le scuole superiori di Prato e Firenze a distribuire i moduli di partecipazione» denuncia Michele Di Carlo, presidente di FACE. «Un’occasione persa - ammette Caterina Arciprete di Aucs - perché non si offre alla cittadinanza un’immagine dell’Università più ricca e complessa di quanto si creda comunemente».

LA REPLICA DELL'ATENEO - «Ci dispiace aver offeso la sensibilità di qualcuno, ma non è assolutamente un disinteresse verso il mondo dell’associazionismo, a cui non abbiamo mai negato i nostri spazi di comunicazione e per il quale presto lanceremo una convention strutturata» replica Carlo Sorrentino, delegato del rettore alla comunicazione, che spiega: «Nel caso dell’appuntamento di sabato si è deciso di non prevedere anche la presenza delle associazioni poiché è cambiata la struttura organizzativa: si è deciso di indirizzare il tutto in ottica di presentazione dei servizi – nel vero senso della parola – offerti dall’Università».

Gaetano Cervone
27 marzo 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA