TRASPORTI
L'Ataf cancella gli sconti
a quattromila universitari
Sospesi gli abbonamenti agevolati per i borsisti. I nuovi vertici: disponibili a trattare
L’Ataf, appena privatizzata, ha sospeso gli abbonamenti a 130 euro per gli studenti beneficiari di borsa di studio a Firenze. Con poche righe inviate all’Azienda per il Diritto allo Studio della Toscana (Ardsu) è stato comunicato che la tariffa agevolata annuale è «momentaneamente sospesa». Sono 4.124 gli studenti borsisti che potevano beneficiare dello sconto di oltre 50 euro per viaggiare sui bus, a seguito dell’accordo in vigore negli ultimi due anni tra Ataf e Ardsu: tariffa agevolata a 130 (con detrazione a rate dalla borsa di studio) anziché quella standard di 185 euro riservata agli studenti (150 euro per quelli con reddito Isee inferiore a 12.500 euro).
I primi segnali di una sospensione dell’accordo già erano giunti nella sede del Diritto allo Studio, dove gli studenti si recano per richiedere l’abbonamento annuale agevolato: ad inizio dicembre — fanno infatti sapere da viale Gramsci — 30 studenti avrebbero fatto richiesta del tagliando annuale a 130 euro senza ricevere alcuna risposta. Poi la conferma: stop agli abbonamenti con la tariffa agevolata e sospensione immediata della convenzione. E così, da quasi un mese e mezzo, gli studenti borsisti, ovvero chi ha un Isee inferiore a 18 mila euro, non riescono più a conoscere il costo dell’abbonamento. Inoltre, chi deve rinnovare il tagliando annuale non ha indicazioni e - al momento - alcuna scelta scontata. Può optare solo per le tariffe standard previste per tutti gli studenti. Un disagio non indifferente se si pensa alla geografia delle sedi dell’Università di Firenze, sempre più distanti dal centro.
Chi frequenta la (ex) facoltà di Agraria deve raggiungere le Cascine, gli studenti di Economia, Scienze politiche e Giurisprudenza hanno la loro sede didattica al Polo di Novoli, quelli di Ingegneria e Matematica sono invece in viale Morgagni, per non parlare del Polo di Sesto Fiorentino, con studenti, dottorandi e docenti già alle prese con le difficoltà di trasporto per la scarsa frequenza di linee che da Firenze raggiungono Sesto. Bisogna poi aggiungere che molti studenti borsisti sono «fuori sede», e quest’ultimi sono in gran parte sprovvisti di mezzi propri. Dall’Ardsu ribadiscono che si tratta di una «decisione unilaterale assunta dall’Ataf in seguito all’avvicendamento societario che ha coinvolto l’azienda» (la vendita ai privati ndr), e confermano di aver richiesto più volte un incontro con i nuovi vertici dell’azienda, guidata dal presidente Renato Mazzoncini, per discutere di una nuova convenzione, senza aver ricevuto però alcuna risposta.
In attesa ci sono anche quei 30 studenti che dai primi di dicembre aspettano il tagliando di viaggio, ma in questi giorni le richieste potrebbero ulteriormente aumentare. Le graduatorie definitive dei beneficiari di borsa di studio, infatti, sono state pubblicate a novembre ed inoltre l’entrata in vigore dell’abbonamento è successiva al mese della richiesta. E così gli studenti sono già sul piede di guerra: «Non capiamo i motivi della sospensione della convenzione, aggiungendo una nuova criticità ad un sistema di mobilità assolutamente inaccettabile per una città che ospita un ateneo di 55.000 studenti — commenta Alex Rebechi, rappresentante di Sinistra Universitaria-UDU nel Comitato Territoriale Studentesco Dsu di Firenze — Chiediamo subito che sia fatta chiarezza sia sui motivi della sospensione unilaterale della convenzione, sia sulla tempistica con cui verrà rinegoziato un nuovo accordo, coinvolgendo anche su questo le rappresentanze degli studenti». Dalla sede di Ataf fanno sapere di essere disponibili a rivalutare le agevolazioni, inserendole però in un contesto che preveda la riorganizzazione globale del sistema tariffario.
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