A NOVOLI
Collettivi interrompono
la lectio del governatore Visco
Gli studenti, una trentina, hanno fatto a spintoni con la Digos per entrare nell'Aula Magna: in mezzo anche il rettore Tesi
FIRENZE - Tutto è durato mezz'ora. È in quella mezz'ora è successo di tutto. Gli studenti una volta radunati hanno deciso poco prima delle 16 di fare irruzione nell'aula magna dove Visco teneva la lectio magistralis. Bloccati dagli agenti della digos, hanno provato a forzare il cordone. Respinti dagli agenti, sono allora cominciati cori e insulti. Accortosi della situazione il rettore Alberto Tesi, in aula accanto a Visco, è allora uscito per mediare con gli studenti, ma è stato letteralmente travolta dalle continue pressioni degli studenti respinte dalla Digos.
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Il parapiglia è durato 10 minuti: Tesi allora schiacciato tra studenti e forze dell'ordine ha allora provato la soluzione dell'ingresso. Ma una volta in sala i cori degli studenti sono proseguiti. Il governatore ha allora interrotto la lezione, mentre in cima all'aula magna (gremita) è succedeva di tutto. Gli studenti volevano infatti prendere la parola e hanno chiesto la sospensione della lectio magistralis, rinunciando alla proposta del Rettore - nel parapiglia generale - di restare in delegazione e leggere l'intervento. Venti minuti di insulti, che hanno coinvolto anche alcuni studenti in sala, poi gli agenti della Digos hanno deciso per la soluzione di spingere tutti fuori.
Nel gruppo c'era ancora il Rettore, nonostante alcuni suoi colleghi lo esortavano ad andare via. Una volta spinti fuori gli studenti, Tesi è potuto rientrare. Gli studenti denunciano di aver ricevuti calci e pugni dagli agenti quando sono stati spinti fuori dall'aula. Gli studenti hanno anche diffuso alcuni volantini in cui spiegavano i motivi della contestazione contro Visco ma anche contro la Bce e il governo di Mario Monti. Il governatore Visco commenta rispetto a quanto accaduto: «Devono leggere la relazione» E poi il docente di economia e assessore al Bilancio del Comune di Firenze Alessandro Petretto insinua il dubbio: «Siete sicuri che fossero studenti?». Intanto gli studenti di Azione universitaria attaccano: «Sono anni che denunciamo la pericolosità dei Collettivi all'Università ed i loro soprusi, a scapito delle quotidiane minacce e intimidazioni che subiamo», dicono Angela Sorice e Chiara La Porta, presidente provinciale e consigliera di Facoltà.
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