Milano, 22 aprile 2013 - 15:29

Il Tar accoglie il ricorso sul concorso
Ora 106 presidi rischiano il posto

Alcuni candidati si erano sentiti penalizzati a causa di alcune irregolarità durante i test

di Lisa Baracchi

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Il Tar ha accolto i ricorsi dei presidi esclusi dal concorso del luglio 2011. E ora i 106 nuovi dirigenti scolastici in carica da settembre rischiano il posto e le scuole toscane rischiano di precipitare nel caos. I giudici amministrativi hanno ritenute fondate le motivazioni di quei candidati al concorso regionale che si sono sentiti penalizzati da irregolarità durante i test (soprattutto a causa delle dimissioni del presidente della commissione giudicatrice e della successiva nomina del sostituto) e dalle modalità di correzione delle prove scritte.

L'ufficio scolastico regionale pensa di appellarsi ora al Consiglio di Stato, ma il verdetto mette in allarme i sindacati perché la sentenza rischia di scalzare dal proprio posto i giovani presidi entrati in servizio da pochi mesi. Il ricorso al secondo grado della giustizia amministrativa toscana potrebbe consentire ai dirigenti scolastici di fresca nomina di poter almeno concludere l'anno. Per elaborare i ricorsi si è formata anche un'associazione dei ricorsisti toscani a cui si sono rivolti una quarantina di esclusi da tutta la Toscana: “Non ce l'abbiamo con i colleghi che hanno ottenuto la nomina – dice la presidente dell'associazione – chiediamo la possibilità di arrivare all'orale, insomma di concorrere di nuovo”.

«Dopo l'annullamento del concorso per dirigenti scolastici occorre una decisione del Ministero dell'Istruzione che tuteli le aspettative dei presidi, il diritto di fatto che hanno maturato, e che dia certezza alle scuole toscane. Considerando pensionamenti e scuole già in reggenza, sono 170 le scuole della nostra regione, una sue tre, che rischiano di restare senza guida l'anno prossimo», dice la vicepresidente del consiglio regionale Stella Targetti.

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