Milano, 22 luglio 2013 - 16:42

Scuola: chi resta e chi va,
la mappa dei presidi toscani

L'ufficio scolastico regionale ha ufficializzato i mutamenti d'incarico di 50 dirigenti toscani, dodici in provincia di Firenze

di Lisa Baracchi

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Per scadenze di contratto, per il dimensionamento delle scuole, o sotto la dicitura «casi eccezionali» ecco l'elenco dei presidi che cambiano scuola. L'ufficio scolastico regionale ha ufficializzato con un decreto i mutamenti d'incarico di 50 dirigenti toscani che fanno le valigie e si trasferiscono, dal primo di settembre, in un nuovo ufficio. In provincia di Firenze gli spostamenti sono dodici, mentre erano stati 19 quelli dello scorso anno.

Si trasferisce anche quest'anno Carla Romolini che lascia il Peano, dopo un anno di lavoro (due anni fa era la dirigente della Santissima Annunziata del Poggio Imperiale, oggi in reggenza) e va a dirigere l'istituto comprensivo Botticelli. Al suo posto, all'istituto Peano arriva da Livorno Annarita Fasulo. Altra scuola superiore fiorentina a cambiare dirigente è la Calamandrei di Sesto Fiorentino, Rolando Casamonti va alla guida dell'istituto comprensivo di Campi Bisenzio e al suo posto arriva dal Petrarca di Montevarchi Saverio Craparo. Ci sono poi le novità alle scuole elementari e medie: all'istituto comprensivo Ghiberti la nuova dirigente si chiama Annalisa Savino, il preside Poli cambia sede e si trasferisce a San Casciano. A Impruneta si cambia dirigente per il secondo anno consecutivo, al Primo Levi arriva da Sesto Fiorentino Silvia Bertone.

Nell'elenco dell'ufficio scolastico regionale segue Firenze per numero di trasferimenti di dirigenti la provincia di Siena dove i nuovi presidi saranno nove e poi Lucca con otto spostamenti di dirigenti e Arezzo con sette. Restano invece, per il momento, al loro posto i presidi toscani assunti dall'ufficio scolastico regionale nel settembre 2012. Il Consiglio di Stato ha sospeso l'esecutività della sentenza del Tar Toscana di annullamento delle prove scritte del concorso ordinario a dirigente scolastico. Ha rinviato per il merito alla pubblica udienza del 5 novembre 2013. Il CdS vuole così mantenere la «continuità dell'azione amministrativa, visto anche che l'anno scolastico non è ancora concluso e che l'esecuzione della sentenza di annullamento qui impugnata non determinerebbe comunque un vantaggio immediato e diretto per i ricorrenti in primo grado.

Il ricorso al Consiglio di Stato era stato presentato dall'Ufficio scolastico regionale della Toscana che ha bandito la selezione per dirigenti scolastici nel luglio 2011 e ha messo in servizio 106 nuovi presidi (135 è il totale dei vincitori del concorso). Secondo il Tar (che ha accolto ad aprile le richieste degli esclusi dalla selezione, circa un'ottantina) il concorso che i nuovi presidi hanno superato non è valido, ci sono state delle irregolarità nella prova scritta e una copia delle sentenze è stata inviata anche alla Procura della Corte dei Conti. Dal governo sono arrivate a maggio rassicurazioni affinché i presidi toscani non abbandonino il loro lavoro: «I meriti dei 106 neo dirigenti scolastici coinvolti dall'annullamento della procedura concorsuale non sono messi in discussione dalle decisioni giurisdizionali», ha detto il sottosegretario Gabriele Toccafondi.

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