Milano, 28 gennaio 2013 - 11:02

L'Università va al liceo

L'orientamento è fondamentale per fare delle buone scelte

di Leonardo Testai

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«Lui è più bravo nelle materie scientifiche rispetto a quelle umanistiche, e credo sia giusto valorizzare questa vocazione». Un approccio senz’altro di buonsenso da parte della signora Marzia, fiorentina, madre di un ragazzo al quarto anno del liceo scientifico che inizia a pensare al suo futuro universitario. E cerca più di focalizzare i punti di forza, i talenti di suo figlio, anziché veicolare i propri desideri o indovinare i suoi. «Abbiamo cominciato pensando a medicina — spiega — ma c’è un iter difficile, selettivo: per lui mi piacevano veterinaria, o anche biologia, perché a lui piacciono gli animali».

Il momento della scelta arriverà soltanto fra un anno, ma pensarci per tempo è una buona idea. Sicuramente parteciperà a iniziative di orientamento universitario, quando sarà il momento. Un esempio in questo senso lo fornisce oggi alle 15 il liceo scientifico Castelnuovo, ospitando una lezione sui sistemi elettorali di Lorenzo Desio, docente alla School of Government della Luiss Guido Carli di Roma. «Vogliamo far sperimentare ai ragazzi delle lezioni universitarie — spiega Stefano Guigli, professore del Castelnuovo e curatore dell’iniziativa — per metterli a contatto con i registri linguistici, le metodologie di un’istituzione in cui loro entreranno fra breve». Non è l’unica iniziativa del liceo: «Abbiamo avuto — aggiunge Guigli — una collaborazione importante con l’ottimo staff dell’orientamento in ingresso dell’Università di Firenze, con cui facciamo anche la simulazione del test di ammissione per i ragazzi delle quarte, e collaboriamo con altri istituti come lo Ied e il Sant’Anna».

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