universita'
Ateneo, no degli studenti
alla carta servizi con l'Ataf
Gli studenti della lista Csx denunciano il rischio che si trasformi in una nuova «tassa» di 40 euro
Gli studenti denunciano il rischio di una nuova tassa a partire dal prossimo anno, circa quaranta euro in più che l’Università di Firenze chiederebbe – sostengono dalla lista Centrosinistra per l’Università (Csx) – a tutti gli iscritti per una tessera servizi che consente anche un abbonamento annuale all’Ataf. Ma da piazza San Marco frenano: «Stiamo vagliando una serie di ipotesi per offrire nuovi servizi - spiega il delegato alla comunicazione, Carlo Sorrentino - non si può ancora parlare né di tessera obbligatoria, né di facoltativa, perché ci sono una serie di ragionamenti in corso».
Solo ipotesi, dunque. Non ci sarebbe ancora nulla di definito. L’unica cosa certa è che gli studenti la tessera obbligatoria, già ribattezzata «tassa Ataf», proprio non la vogliono: «Gli utenti universitari di Ataf, tra abbonamenti e biglietti, sono stimati in meno di 10.000, a fronte di oltre 50.000 studenti iscritti all’Università - spiega il coordinatore di Csx, Alberto Giusti - Poiché la somma da aggiungere alle tasse universitarie serve principalmente a coprire il versamento ad Ataf, l’80% degli studenti pagherebbe gran parte del servizio al restante 20%. L’operazione assicurerebbe ad Ataf un introito fisso senza che a questo venga corrisposta una rimodulazione delle linee verso le sedi universitarie, come ad esempio Sesto Fiorentino e Calenzano». A Firenze l’abbonamento annuale per gli studenti costa 185 euro (150 per quelli con reddito Isee inferiore a 12500 euro).
Gli studenti beneficiari di borsa di studio nel 2012 potevano richiederlo al costo di 130 euro, ma da gennaio l’Ataf ha sospeso la convenzione. Il costo di 40 euro sarebbe dunque un ottimo prezzo, ma la tessera sarà obbligatoria? «Non possiamo dire Si o No, perché siamo ancora in fase di ragionamento e comunque una nostra futura proposta sarà effettiva solo con il parere unanime degli studenti in consiglio di amministrazione e senato» aggiunge Sorrentino. Il nodo da sciogliere potrebbe essere proprio il via libera da parte dell’Ataf agli abbonamenti ridotti facoltativi, considerando che – l’opzione della tessera obbligatoria – consentirebbe un incasso certo. È invece (quasi) tutto pronto per la smart card a costo zero che la Regione Toscana fornirà a tutti gli iscritti degli Atenei toscani. La card consentirà non solo di farsi identificare e apporre firme digitali ma anche di utilizzare servizi aggiuntivi (accesso a mense e biblioteche, agevolazioni presso negozi, trasporti pubblici, autenticazione al Portale degli studenti). Sarà utilizzata la già esistente «Carta Nazionale dei Servizi» (CNS) già distribuita ai cittadini toscani inizialmente come «Carta Sanitaria Elettronica» ma in realtà in grado di garantire servizi più numerosi: una prima sperimentazione, per gli universitari, partirà già con il prossimo anno accademico, essendosi già svolti primi confronti anche con le Università.
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