Milano, 12 marzo 2014 - 15:43

Novoli, è allarme furti

Trenta denunce in poco tempo. L'ultimo caso pochi giorni fa: ad una ragazza è stato rubato il pc con tutti i suoi ricordi

di Sonia Muraca

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Sarà che è da poco passato il carnevale e che la gente è ancora in vena di scherzi (anche se di pessimo gusto). Sarà che in tempi di crisi il fine giustifica i mezzi (e a quanto pare anche i luoghi), se pure l'università diventa meta appetibile per un furto. Tanto più alle 8.30 del mattino, quando è ancora poco popolata e il ladro può agire inosservato, tra tanti sbadigli e poca concentrazione. La questione si aggrava, però, se si pensa che a vestire i panni di questo Lupin in versione universitaria (o a rendersi suo complice) può essere il proprio compagno di banco, di corso o di mensa. A lanciare l’allarme è Marilena – studentessa di Scienze politiche- che, dal 5 marzo non si dà pace per ciò che le è capitato. E’ uscita presto di casa per terminare la sua relazione nella biblioteca del Polo Universitario di Novoli, lontana dalle distrazioni. E’ scesa un attimo a comprare una bottiglietta d’acqua al distributore automatico dell’edificio di fronte e, al suo ritorno, non ha più trovato il suo computer in postazione.

«Si tratta di un pc di 7 anni fa! Non vale più nulla, ma ci sono tutti i miei ricordi, una relazione su cui ho lavorato un mese e che dovevo consegnare!», ha tenuto a precisare nelle richieste di aiuto con le quali ha tappezzato la biblioteca. Ma per ora nessuna risposta all’appello. Se non quella di qualche compagno di sventura, a cui -giusto un paio di giorni prima di lei- è toccata la stessa sorte. Stessa dinamica, diverso edificio: anche a lui è stato portato via un portatile, ma il furto è avvenuto nella sala lettura dell’edificio D14.

Ma la sfilza degli oggetti rubati negli ultimi tempi, tra il polo di Novoli e quello di viale Morgagni, non si esaurisce qui. Portafogli, cellulari, carica batteria e oggetti di elettronica: tutto diventa appetibile se lasciato incustodito, anche solo per pochi minuti. Persino un giacchetto (alla mensa Caponnetto) e un paio di occhiali da sole (in un’aula universitaria). E non sono mancate nemmeno le denunce.

Pare, infatti, che il Commissariato Rifredi-Peretola abbia collezionato varie segnalazioni di questo genere, per un totale di trenta denunce. Intanto dalla biblioteca del Polo delle Scienze Sociali di Novoli assicurano che si stanno occupando della faccenda. Si tratta di un edificio ben sorvegliato, dotato di un rigido sistema di sicurezza: telecamere, controllo degli accessi con tessera magnetica nominativa e tornelli all’ingresso. Pare, quindi, che le videoregistrazioni saranno messe a disposizione delle autorità competenti, non prima di aver superato un lungo iter burocratico. Nel frattempo, non resta che mettere in guardia gli studenti. Il consiglio diffuso tramite gli altoparlanti della biblioteca, infatti, è sempre lo stesso: «Non lasciate i vostri oggetti incustoditi». D’altronde, si sa, in tempi di crisi (e di furti) fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

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