il caso
L'università e la beffa del merito
Ci sono troppi studenti bravi all’Università di Firenze e così i fondi per i più meritevoli non bastano più
Ci sono troppi studenti bravi all’Università di Firenze e così i fondi per i più meritevoli non bastano più. È la beffa del merito quella che stanno vivendo in questi giorni gli universitari, che si sono visti ridotti del 33% la quota inizialmente prevista dall’Ateneo per chi sostiene tutti gli esami previsti per il proprio anno con votazione superiore alla media del proprio corso di laurea. Un rimborso che può arrivare anche fino a 800 euro per chi ha un reddito inferiore a 150 mila euro (400 per i redditi superiori a 150 mila).
LA QUOTA RIMBORSO PER I PIU' BRAVI - L’Università di Firenze stanzia infatti una quota rimborso per gli studenti più bravi pari allo 0,5 per cento del Fondo di finanziamento ordinario ricevuto ogni anno dal Ministero. Un premio al merito che però quest’anno è stato decurtato di un terzo per due ragioni: da un lato da Roma per il 2013 sono arrivati meno soldi (11 milioni e 851 mila euro in meno rispetto al 2012, - 4,93%), dall’altro gli studenti bravi continuano ad essere troppi: erano 3165 quelli che avevano diritto al rimborso dopo le ottime prestazioni del 2011-12, diventati 2916 per lo scorso anno accademico. Un numero troppo grande per la quota destinata al merito dall’Ateneo (per giunta ridotta a causa dei tagli all’Università), e così agli studenti più bravi è stato comunicato via mail che «l’importo del rimborso è stato abbattuto del 33,17%, abbattimento dovuto al superamento della somma complessiva destinata a tutti i beneficiari dell’agevolazione in questione, del 0,5% del Fondo di Finanziamento Ordinario assegnato all’Ateneo fiorentino per l’anno 2013». Questo significa che gli studenti con un reddito compreso tra 17.500 e 20.000 che hanno diritto al rimborso per merito riceveranno circa 170 euro, anziché 268. Stesso discorso per tutti gli altri: circa 150 euro in meno per chi doveva averne 468 (redditi tra 20.000 e 25.000), 220 euro in meno per chi invece ne aspettava 668 e così via.
IL BENEFICIO MEDIO - Dall’Ateneo fanno comunque sapere che il beneficio medio per ogni studente sarà di 390 euro a testa, contro i 375 dell’anno precedente, quando gli studenti (per l’identica mancanza di fondi) ricevettero il 20 per cento in meno rispetto a quanto previsto dal Manifesto degli Studi. E così i rappresentanti di Lista Aperta hanno chiesto al rettore di rivedere il sistema dei rimborsi per gli studenti meritevoli: «Riteniamo che la situazione sia ormai grave e che occorra rimediare quanto prima. Per tale motivo oggi in senato abbiamo proposto di eliminare il vincolo dello 0,5% - spiega Anna Castelli, rappresentante in Senato accademico per Lista Aperta Un'Università che metta al centro lo studente e che guardi al futuro, noi crediamo, non può prescindere dal valorizzare e incentivare la qualità dello studio».
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