Milano, 26 settembre 2014 - 09:14

Via alla lunga notte dei ricercatori
La festa della scienza è in tre piazze

Possibile visitare decine di laboratori. E l’Europa dà al Lens un miliardo per la mappa del cervello

di Ivana Zuliani

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C’è l’ingegnere informatico appassionato di telecomunicazioni che sta studiando le reti wifi del futuro, che consentiranno a sempre più utenti di trasmettere maggiori quantità di dati. C’è il docente di latino che ha ottenuto un finanziamento per poter realizzare un’edizione critica delle favole di Fedro, fondata su un nuovo esame dell’intera tradizione testuale. Ci sono neuroscienziati che stanno mettendo a punto una «mappa del cervello» che aiuterà a curare l’Alzheimer o l’autismo. Sono persone come loro i protagonisti della Notte dei Ricercatori: gli uomini e le donne che, spesso con contratti a tempo determinato e pochi euro, portano avanti la ricerca e costruiscono il futuro della scienza e del sapere.

IN CONTEMPORANEA IN TRE CITTA’ - Questa sera per la Notte promossa dalla Commissione Europea per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca, mostreranno a tutti il loro lavoro, tra risultati, scoperte e difficoltà. In Toscana l’iniziativa, che prende il nome «Bright 2014», si svolge contemporaneamente in tre città, Firenze Siena e Pisa, e coinvolge i rispettivi Atenei, Centri di ricerca e Scuole superiori con il sostegno della Regione (che ha stanziato 30mila euro). Decine di laboratori e centri saranno aperti al pubblico con attività e incontri pensati per tutte le età, per «toccare con mano» la ricerca e scoprire che non è una cosa astratta di un altro mondo, ma fa parte della vita quotidiana.

LA MAPPA DEL CERVELLO - Così sarà possibile costruire una mongolfiera, estrarre da soli il proprio Dna, misurare il sole presente nella pasta, imparare come si facevano i colori per i dipinti rinascimentali, verificare la propensione al rischio del gioco d’azzardo patologico, conoscere le proteine giocando con le «trottole» nucleari, trasformarsi per una sera in archeologi o in astronomi. Al Lens di Sesto Fiorentino si potrà sapere qualcosa di più su un rivoluzionario studio a cui i neuroscienziati del laboratorio stanno lavorando da un anno, nell’ambito dello Human Brain Project (Hbp), un maxi-progetto per il quale la Commissione europea ha previsto un finanziamento di 1,1 miliardi di euro in dieci anni. «Siamo riusciti a realizzare un tomografo ottico che ha una risoluzione un miliardo di volte superiore a quello di una risonanza magnetica» spiega il direttore del Lens Francesco Pavone. L’obiettivo finale è una «mappa multilivello di connessioni, vascolarizzazione, distribuzione di molecole ed espressione dei geni all’interno del cervello, da sovrapporre alla mappa funzionale della risonanza magnetica» che aiuterà a «leggere» e quindi a combattere alcune patologie del cervello.

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